Inquinamento da plastica: una minaccia per il Pianeta

Hai mai fatto caso a quanta plastica c’è ogni giorno nella tua vita? Dall’acqua che beviamo ai cibi che acquistiamo, dai detergenti che utilizziamo per la cura del corpo a i detersivi per la casa, tutto, o quasi, è confezionato nella plastica. E non solo, ritroviamo la plastica nei mobili di casa e del luogo di lavoro, nei veicoli e nei dispositivi che utilizziamo quotidianamente, persino nei capi che indossiamo. Per non parlare dell’inquinamento da plastica sotto i nostri occhi in ogni angolo dell’ambiente in cui viviamo.

La plastica è diventata una presenza costante nella nostra vita quotidiana, ma il suo impatto ambientale sta raggiungendo livelli allarmanti. Dalla produzione all’uso e allo smaltimento, ridurre l’impatto della plastica sull’ambiente rappresenta una delle maggiori sfide ambientali del nostro tempo. In questo articolo indagheremo sulle cause, approfondiremo gli effetti e cercheremo le possibili soluzioni per contrastare questo problema, con particolare attenzione alle iniziative che noi di Officina Naturae abbiamo messo in campo per assicurare un futuro più sostenibile alle prossime generazioni.

La crescita incontrollata della produzione di plastica

Negli ultimi decenni, la produzione globale di plastica è cresciuta in modo esponenziale. Attualmente, dai dati sull’inquinamentio della plastica si stima che vengano prodotte oltre 300 milioni di tonnellate di plastica all’anno, una quantità destinata ad aumentare se non si interviene con misure drastiche. Questo materiale, utile per la sua versatilità e il basso costo, e progettato per durare e per resistere, è stato utilizzato, invece, soprattutto negli ultimi decenni, per fabbricare oggetti con vita breve. Gli oggetti in plastica monouso, infatti, hanno un impatto ambientale significativo.

La produzione globale di plastica dal 1950 ad oggi
Produzione globale di plastica dal 1950 ad oggi e previsioni per il 2060 (fonte: Wired)

Emissioni di gas serra e consumo di risorse

La plastica inquina già all’origine: la produzione di plastica richiede enormi quantità di combustibili fossili, per questo contribuisce al cambiamento climatico attraverso l’emissione di gas serra. Inoltre, l’estrazione dei combustibili avviene in paesi già depauperati delle risorse naturali, che spesso sono al centro di guerre e dispute. Anche il successivo processo di lavorazione è rischioso per l’ambiente, poiché comporta il rilascio di sostanze chimiche pericolose che inquinano aria, acqua e suolo.

Plastic Overshoot Day 2024
Il Plastic Overshoot Day nel 2024 (data in cui la quantità di rifiuti plastici ha superato la capacità globale di gestione) è caduto il 5 settembre. Il 66% della popolazione mondiale vive in aree dove i rifiuti di plastica eccedono le capacità locali di gestione. (fonte: Iconaclima). Solo il 10% della plastica prodotta viene riciclata, mentre il restante 90% contribuisce all’inquinamento ambientale e a problemi di salute pubblica. (fonte: Wired)

L’inquinamento da plastica nei mari e sulla terraferma

Ogni anno, milioni di tonnellate di rifiuti plastici finiscono negli oceani, causando danni irreparabili alla fauna marina. Hai mai sentito parlare di “isole di plastica nel Pacifico”? Un’isola di rifiuti plastici è un enorme accumulo di rifiuti galleggianti che si concentra in una zona di un oceano grazie alla spinta di determinate correnti marine. Queste isole sono solo la punta dell’iceberg di un problema ben più vasto… cos’altro può causare la plastica in mare?

Inquinamento da plastica e microplastiche: l’effetto sulla fauna marina

Tartarughe, uccelli marini, pesci e mammiferi acquatici spesso ingeriscono frammenti di plastica scambiandoli per cibo, con conseguenze fatali. La micro plastica, composta da particelle inferiori ai 5 mm, è una grandissima minaccia per le acque e per gli esseri viventi: alcuni casi ne dimostrano la presenza persino nell’acqua potabile e negli alimenti, mettendo a rischio anche la salute umana.

Inquinamento globale da plastica annuale e microplastiche
Ogni anno, circa 57 milioni di tonnellate di plastica finiscono nell’ambiente, una quantità pari alla superficie del Central Park di New York e in altezza all’Empire State Building. Le microplastiche sono state rilevate in luoghi remoti come l’Everest e la Fossa delle Marianne. (fonte: People)

Abbiamo parlato dei rischi di inquinamento marino da plastica anche nell’articolo del blog sulla nostra collaborazione con la Fondazione Cetacea, per il recupero delle tartarughe marine. Ti invitiamo a leggerlo per prendere ancora più consapevolezza.

Contaminazione del suolo e delle acque dolci

La plastica inquina anche sulla terraferma, perché si accumula nelle discariche e negli ecosistemi naturali, degradandosi lentamente in microplastiche che contaminano il suolo e le acque sotterranee. Questo fenomeno minaccia la fertilità del terreno e l’ecosistema acquatico, e di conseguenza compromette l’agricoltura e la biodiversità.

Smaltimento della plastica: problemi e soluzioni

Uno dei problemi principali legati alla plastica è la difficoltà di smaltimento. Si stima che solo il 9% della plastica prodotta venga riciclato correttamente, mentre il resto finisce in discarica, bruciato in inceneritore o disperso nell’ambiente.

Il riciclo della plastica: un’opportunità sottovalutata

Nonostante le campagne di sensibilizzazione, il riciclo della plastica è ancora insufficiente. Ecco le ragioni che rendono difficile il corretto smaltimento di plastica riciclabile su larga scala:

  • mancanza di infrastrutture adeguate, sia come tecnologia che come capillarità di diffusione nel territorio;
  • la bassa qualità di alcuni materiali plastici;
  • la presenza di plastiche di diversa composizione in uno stesso oggetto o imballaggio;
  • abitudini sbagliate nell’uso della plastica e nel corretto smaltimento nella raccolta differenziata.
Dati sulla plastica in Italia
La produzione annua di plastica in Italia nel 2023 è stata di 55 kg pro capite, di cui poco più del 45% è stato riciclato, pari a 25 kg procapite, mentre il 19% non viene gestito correttamente. 1.472.228 kg di plastica sono stati avviati a raccolta differenziata: di questi il 90% circa è costituito da imballaggi in plastica, il restante 10% da frazioni estranee. (fonte: Fondazione Sviluppo Sostenibile)

Alternative sostenibili alla plastica

Sicuramente ora ti stai chiedendo: il riciclo è l’unica soluzione? Come ridurre l’impatto della plastica? Ci sono modi per evitare ulteriore accumulo di plastica inquinante?
Per ridurre l’impatto ambientale della plastica, è fondamentale promuovere alternative ecologiche come:

Per tutte queste alternative Officina Naturae si è sempre dimostrata un pioniere nel mercato.

Il futuro dell’inquinamento da plastica: prospettive per il 2025

Se non si interviene tempestivamente, le proiezioni per il futuro sono preoccupanti. Si prevede che entro il 2025 la produzione di plastica potrebbe superare i 500 milioni di tonnellate annue, aggravando ulteriormente l’inquinamento ambientale.

Inquinamento da plastica nel mare: un pericolo imminente

Entro il 2050, secondo alcune stime, la quantità di plastica nei mari potrebbe superare quella dei pesci. Questo scenario avrà conseguenze devastanti per l’intero ecosistema marino e per la catena alimentare umana.

Come ridurre l’inquinamento da plastica: cosa puoi fare tu

Ognuno di noi può contribuire a ridurre l’inquinamento da plastica adottando piccoli ma significativi cambiamenti nel proprio stile di vita. Ecco alcuni suggerimenti pratici:

1. Riduci il consumo di plastica monouso

  • Usa borracce riutilizzabili invece di bottiglie di plastica
  • Evita posate, piatti e cannucce di plastica
  • Evita prodotti con packaging eccessivo
  • Opta per sacchetti in stoffa anziché buste di plastica
  • Acquista prodotti plastic free o sfusi
  • Se proprio non puoi fare a meno di prodotti in flaconi di plastica, acquista prodotti alla spina, ricariche o grandi formati
  • Scegli prodotti con imballaggi in plastica riciclata, per favorire l’economia circolare

2. Riusa i contenitori in plastica

  • Riutilizza le vaschette più resistenti per riporre e conservare in frigo frutta e verdura
  • Pianta nei bicchieri e nei vasetti i semi per il tuo giardino
  • Con le bottiglie e i flaconi colorati, crea insieme ai tuoi bimbi giochi divertenti: in rete trovi tante idee

3. Ricicla in modo corretto la plastica

  • Segui le linee guida del tuo comune per lo smaltimento della plastica, scarica e utilizza le app dedicate
  • Risciacqua i contenitori prima di gettarli nel bidone del riciclo
  • Ricicla esclusivamente gli imballaggi, tutto ciò che non è imballaggio portalo alla stazione ecologica più vicina

4. Sostieni aziende plastic free

Scegliere prodotti sostenibili è un passo importante per ridurre la plastica nell’ambiente. Aziende come Officina Naturae offrono alternative ecologiche per la cura della persona e la pulizia della casa. Se vuoi iniziare il tuo percorso di vita plastic free, leggi la guida che abbiamo creato per te.

L’impegno di Officina Naturae per un futuro senza plastica

Da anni, Officina Naturae si impegna nella riduzione dell’impatto ambientale attraverso prodotti sostenibili e privi di plastica. La nostra gamma include:

Inoltre, promuoviamo l’acquisto di grandi formati, che permettono di ridurre ulteriormente il consumo di plastica.
Ripercorri l’impegno di Officina Naturae nella scelta degli imballaggi dei prodotti nel nostro articolo dedicato agli imballaggi sostenibili.

Unisciti a noi per un mondo plastic free!

L’inquinamento da plastica è una sfida che possiamo affrontare solo con l’impegno di tutti. Ogni piccolo gesto conta: ridurre, riusare e riciclare sono azioni fondamentali per proteggere il nostro Pianeta.

Scopri i prodotti sostenibili di Officina Naturae e inizia oggi stesso a fare la differenza.

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